La Corte d’Appello di Cagliari, in una recente ed interessante pronuncia, confermata dalla Suprema Corte di Cassazione, nel disporre l’affido condiviso della figlia minore con collocamento presso la madre ed il proseguimento di un percorso di avvicinamento al padre tramite i Servizi Sociali, ha previsto, altresì, l’irrogazione di una sanzione di mille euro a carico dell’ex moglie per aver a lungo ostacolato il diritto di visita del padre.

A parere del Giudicante, deve essere accolta anche la domanda del padre di condannare la madre a versare un ulteriore importo, per ogni successiva ed eventuale violazione del diritto di visita stabilito giudizialmente.

Secondo la Corte territoriale, infatti, la misura è cumulabile con la sanzione ex art.709 ter cpc ed il diritto di visita è regolato da un provvedimento suscettibile di esecuzione, con conseguente applicazione dell’art.614 bis cpc.

Vieppiù. Il comportamento ostruzionistico ed impeditivo dell’ex moglie ha avuto, a giudizio della Corte, impatti negativi sulla bambina che ha continuato a manifestare un rifiuto nei confronti della figura paterna.

Siffatto dato emerge tanto dalle relazioni dei servizi sociali tanto dalle risultanze della consulenza tecnica disposta in giudizio.

Fondamentale, quindi, è stato, a parere della Corte, l’intervento dei Servizi Sociali ed il supporto dei nonni paterni per la ripresa dei rapporti del padre, ex alcolista, con la figlia, in un’ottica di tutela del principio di bigenitorialità.